Un po’ di fatica, tanta precarietà, un mucchio di rimpianti da gettarsi alle spalle, ma anche tanto orgoglio, così il Foggia prova a ripartire.
E a costruirsi un precampionato “normale”.
Così arrivano i primi gol della stagione, otto, segnati ai giovanotti della Julia, prima categoria, portabandiera di una perla dell’Umbria medievale, quella Spello arroccata alle pendici del Subasio.
Peralta e Di Noia (quest’ultimo in campo per novanta minuti) sugli scudi, i giovanissimi Agnelli e Pazienza con una voglia matta di mettersi in luce, uno Schenetti, in campo nel primo tempo, di altra categoria. Ma soprattutto, la voglia di sudare, di proporsi, di mettersi in pari con il resto del plotone.
Per gli amanti dei moduli, aggiungiamo che mister Cudini ha potuto far vedere prove di difesa a tre. Ma soprattutto, si è vista la voglia di sudare.
Certo, non si può dire molto di più di questo primo test stagionale con i volenterosi dilettanti della Julia Spello, ma, in attesa di nuove dal mercato e dal fronte societario, può bastare.
Quanto meno a dare una speranza e un briciolo di fiducia ai tifosi, anche oggi accorsi dalle vicine località dell’Umbria, persino dal Piemonte, a regalare un incoraggiamento ai ragazzi e ad alimentare la propria inesauribile passione, che, si sa, prescinde dalla categoria, e non si spegne neppure nei momenti più foschi e con le vicissitudini più amare.
A loro, per sorridere, basta vedere i rossoneri in campo, gonfiare la rete di un campetto paesano, e ricevere, al termine della partita, un’altra bella notizia: il Foggia si ferma in ritiro anche domani, un giorno in più del previsto.
C’è voglia di recuperare, c’è voglia di mettersi alle spalle rimpianti e tristezze.
dal nostro inviato Walter Guarini