Allo Zaccheria il Foggia attende l’Avellino, reduce da ben 12 risultati utili consecutivi, ulteriormente rinforzato nel mercato di gennaio. Senza dubbio il colpo di maggior spessore è stato l’acquisto del capocannoniere Lescano, che con Patierno forma una coppia gol da sogno per la categoria; importanti anche gli innesti di Panìco e Palumbo che aggiungono fantasia e geometrie alla rosa. Situazione diametralmente opposta in casa rossonera che, nel mercato di gennaio, ha perso calciatori importanti, ma con un rendimento al di sotto delle aspettative, come Millico,Gargiulo e Murano; al loro posto sono arrivate giovani scommesse da scoprire in questo finale di campionato che avrà come unico obiettivo quello di una salvezza tranquilla.
De Lucia ritrova un posto da titolare tra i pali del Foggia, grazie alle non ottimali condizioni di Perina, mentre per il resto la formazione di mister Zauri è quella preannunciata con la coppia Zunno-Emmausso ad agire ai lati di Sarr. Biancolino sceglie, per il suo 4-3-1-2, Russo come trequartista alle spalle della coppia Lescano-Patierno, e fa esordire da titolare Cagnano, nel ruolo di terzino sinistro.
Partenza subito aggressiva dei padroni di casa che al 3° vanno vicini al gol con Tascone, bravo a farsi trovare pronto a raccogliere una palla vagante all’interno dell’area, ma poco lucido nella conclusione che termina a lato. Al 6° viene ammonito il capitano Armellino per un fallo duro ai danni di Emmausso. Al 10° Zauri deve ricorrere già al primo cambio: Camigliano alza bandiera bianca per un problema muscolare, al suo posto fa l’esordio il nuovo acquisto Dutu. L’Avellino con il passare dei minuti prende in mano le redini dell’incontro provando ad imporsi nella metà campo avversaria. Al 29° Emmausso ci prova dalla distanza senza impensierire Iannarilli. Dopo un minuto la prima grande occasione dell’incontro è per gli ospiti: Patierno sbuca alle spalle dei difensori rossoneri e, dopo il primo controllo non perfetto, cerca la conclusione a rete, ma De Lucia è bravo a chiudere tempestivamente lo specchio della porta e a respingere il tiro. Al 37°, quando l’Avellino sembrava ormai in completo controllo della gara, arriva il vantaggio dei padroni di casa: buona circolazione di palla che libera Felicioli sulla sinistra, il terzino crossa per Zunno che, di testa, fa da sponda per l’accorrente Vezzoni che insacca a porta sguarnita. Al 41° cartellino giallo per Zunno, reo di aver disturbato la rimessa in gioco di un avversario. Il Foggia, galvanizzato dal gol del vantaggio, chiude bene la prima frazione di gara, non consentendo agli ospiti di affacciarsi dalle parti di De Lucia. Nell’ultima azione del primo tempo, viene ammonito Sarr per aver colpito Palumbo con un braccio troppo largo.
Biancolino lascia negli spogliatoi Armellino e Cagnano per Tribuzzi e Panìco, ridisegnando completamente la sua squadra, con il chiaro intento di aggredire subito il Foggia per rimontare il risultato. Gli irpini alzano subito i ritmi di gioco cercando di chiudere il Foggia nella propria metà campo, ma i rossoneri si difendono bene, lasciando pochi spazi ai biancoverdi. Al 57° l’Avellino ruba palla a centrocampo e Panìco dal limite dell’area lascia partire una conclusione pericolosa che, dopo la deviazione di De Lucia, termina sul palo. Al 63° altro cambio per l’Avellino: D’Ausilio prende il posto di uno spento Russo. Dopo due minuti si fa vedere il Foggia con Tascone che conclude, di poco fuori, una bella azione corale dei rossoneri. Al 73° altre sostituzioni per Zauri: entrano in campo Brugogone ed il neo acquisto Kiyine al posto di un esausto Sarr ed Emmausso. Nei biancoverdi fa il suo ingresso in campo Zuberek al posto di Lescano, completamente annullato dalla difesa rossonera. Al 78° ultimo cambio per Biancolino: l’ex Rocca sostituisce Sounas. L’Avellino non riesce a dare continuità alle sue azioni offensive, anche per il gioco molto spezzettato in questa fase. All’84° cartellino giallo per Patierno, per un fallo ai danni di un sempre reattivo Salines. Ultimi cambi all’85° per Zauri: Parodi e Mazzocco prendono il posto di Zunno e Felicioli. Il tecnico rossonero aumenta i centimetri e la fisicità dei suoi in campo per contrastare il forcing finale irpino. All’88° Rocca tenta una percussione ma viene fermato fallosamente da Da Riva, punito quest’ultimo con una ammonizione. Al 90° viene espulso Zauri per proteste a seguito della concessione di ben sette minuti di recupero. Al 92° altro cartellino giallo per i rossoneri, questa volta ai danni di Kiyine. Animi tesi tra i calciatori in campo e la panchina avellinese con una rissa sfiorata. Prima della ripresa delle ostilità, l’arbitro allontana dal campo Tascone e Tribuzzi, entrambi increduli per la decisione del direttore di gara. Continuano a fioccare cartellini in un recupero infinito: questa volta ad essere sanzionato è Cancellotti. Al minuto 99 l’arbitro decreta la fine dell’incontro.
Vittoria di prestigio per gli uomini di Zauri, bravi a concretizzare l’occasione avuta e soprattutto a reggere la forza d’urto di una corazzata come la squadra irpina. Una pesante sconfitta invece per gli uomini di Biancolino che, sembravano ormai lanciati alla conquista della vetta, ed invece si sono dovuti arrendere di fronte ad una squadra che ha giocato con grande attenzione ed intensità per quasi cento minuti, annullando di fatto l’artiglieria pesante messa in campo dal mister biancoverde.