Solo la sfortunata traversa di Embalo ha impedito al Foggia di Cudini di portare a casa i tre punti del big match contro il Benevento. “Partite come queste – ha detto il mister rossonero – si decidono con giocate ed episodi. Anche sulla respinta della traversa potevamo essere più fortunati. Peccato, sarebbe stata una bella vittoria perché sofferta, contro un avversario forte e di qualità. Il Foggia se l’è giocata bene. Nel primo tempo abbiamo tenuto il Benevento lontano dalla nostra porta. Sono contento della prestazione di tutti. È mancata solo l’ultima zampata. Bravi tutti. Bravo Garattoni che sta crescendo anche se sabato a Crotone ha avuto una leggera flessione. Schenetti si è sacrificato come mezzala e come trequartista. Non ho fatto giocare Peralta perché volevo avere più peso davanti con Beretta. Diego ha caratteristiche diverse. Magari sarebbe meglio, ma dovevo fare una scelta. Era la prima volta che avevo tutti a disposizione. Chiarisco che Peralta non è stato utilizzato per demerito, ma solo per una scelta tattica”. Cudini ha spiegato di aver preparato la partita in un certo modo e di esserci riuscito: “La gara non era semplice. Abbiamo fatto una buona prestazione, ma la squadra può fare molto meglio. A metà del secondo tempo abbiamo avuto una piccola flessione. Sono contento del primo tempo nel quale abbiamo fatto un buon pressing, a tratti feroce nel recupero palla. Il primo tempo di stasera è stato il migliore insieme a quello contro il Brindisi, come intensità e abnegazione. Rispetto alla gara contro i salentini è andata ancora meglio considerando la caratura dell’avversario”. Parlando del rendimento dell’attacco il tecnico ha detto che per la prima volta ha avuto a disposizione tutti: ”Tounkara ha bisogno di giocare, di stare con noi e di assimilare i concetti e le idee del gruppo. Considerate che è stato a lungo fuori. Dobbiamo dargli tempo. In attacco per le qualità che abbiamo, possiamo crescere molto cercando le giuste distanze e i movimenti. Tutto passa per il lavoro”. Uno dei migliori in campo è stato ancora una volta Giovanni Di Noia che ha sottolineato l’ottima prestazione della squadra. “Potevamo sfruttare meglio le occasioni avute. Il pareggio ci sta stretto. L’importante era ripartire con l’atteggiamento giusto dopo lo stop di Crotone. A centrocampo abbiamo qualità e quantità. Siamo più efficaci e possiamo spendere meno energie solo mantenendo in campo le giuste distanze”. Il vice capitano del Foggia era in diffida e dopo l’ammonizione contro il Benevento salterà la trasferta di Picerno: “ Ma ci sarò comunque – assicura – e non farò mancare il mio sostegno ai compagni”. Il tecnico del Benevento, Matteo Andreoletti, 34 anni, il più giovane allenatore professionista, ha elogiato il Foggia: “ È una formazione di altissimo livello sia dal punto di vista individuale che del collettivo. Inoltre è molto organizzata e sul proprio campo subisce poco. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica a essere propositivi e pericolosi. Nella ripresa abbiamo alzato la qualità e siamo stati più vivaci con l’innesto di Bolsius al posto di Ferrante. Non ho sostituito Ciano benché fosse stato ammonito per non rompere gli equilibri e perché lui ha dei colpi che possono decidere. Infatti, sulla punizione sventata da Nobile è andato vicino al gol”.