Cudini smorza i facili entusiasmi: “Le partite durano 95 minuti. Abbiamo fatto un gran primo tempo con un pressing alto, entrando molte volte in area avversaria e facendo i due gol.. Nella ripresa si è visto ben poco. È vero che avevamo speso molto e oggi c’era un gran caldo, ma si deve fare meglio nella gestione della partita”. Elogi per il rientrante Garattoni che ha sbloccato la partita: ” Ha retto bene per i 60 minuti giocati. Ho la fortuna di avere a disposizione un grande giocatore. Anche Rizzo ha fatto bene. La loro assenza ha avuto però anche l’aspetto positivo di farmi valutare la duttilità e la forza di altri giocatori”. Importante la prova odierna di Schenetti e Peralta che hanno dato una mano in fase di non possesso. Giudizio positivo anche su Di Noia che è stato a nostro parere il migliore in campo insieme a Garattoni: “Giovanni Di Noia è un elemento importante per qualità, quantità, atteggiamento e attaccamento alla maglia. Sono contento di tutti”. L’allenatore del Foggia cerca di non guardare la classifica: “Non è importante vedere dove siamo ora, è solo l’ottava partita. È troppo presto per parlare. Se lo facessimo vorrebbe dire che non abbiamo capito nulla. Ora abbiamo un trittico di partite difficili in sette giorni e potremo poi dire qualche parola in più. In trasferta a Crotone, poi allo Zaccheria con il Benevento e ancora fuori con il Picerno saranno tre tappe decisive per decidere l’indirizzo di questo campionato”. Il mister marchigiano sta entrando nei cuori dei tifosi rossoneri. Dopo lo scetticismo iniziale la piazza sta apprezzando la sua serietà e la dedizione al lavoro: ” Sono contento di questo. Mi piacerebbe ricreare l’entusiasmo della finale playoff dell’anno scorso”.
L’allenatore del Brindisi Danucci ha esordito dicendo che la sua squadra ha disputato un pessimo prino tempo. “Siamo entrati in campo timorosi ed è la prima volta che ci succede. Siamo arrivati sempre secondi sulla palla. Nella ripresa abbiamo fatto meglio e il gol annullato avrebbe potuto riaprire la partita. Forse eravamo stanchi per la partita di martedì contro la Juve Stabia. Abbiamo speso tante energie fisiche e mentali. Eravamo molto delusi anche per il rigore fallito all’ultimo minuto. Il Foggia non ci ha sorpreso, sapevamo della sua forza e dei giocatori importanti che ha in formazione. Oggi abbiamo mostrato carenza di personalità. Può capitare di sbagliare un tempo. Dobbiamo crescere. Mi aspettavo molto di più da molti giocatori”. In conferenza si è presentato anche il direttore generale della squadra brindisina Luigi Valentini che ha lanciato strali contro quei calciatori che non hanno giocato con il sangue agli occhi. “Io ho un rapporto conflittuale con la sconfitta. Non deve passare il messaggio che poiché siamo una neopromossa a Foggia dobbiamo per forza perdere. La nostra squadra è forte e deve farsi rispettare in ogni campo .” Altre bordate del dirigente salentino sono arrivate poi nei confronti di alcuni giocatori esperti che si sono nascosti invece di lottare: “Non è pensabile che sei/sette giovani del 2003 e 2004 debbano trascinare gli altri che mi hanno molto deluso”.
Il rientrante Garattoni ha detto di essere contento della sua prestazione e soprattutto della vittoria del Foggia. Dove può arrivare il Foggia? “Quest’anno non c’è una corazzata come l’anno scorso – ha spiegato – ma ci sono diverse squadre molto forti. Io mi trovo bene ovunque sono utilizzato, È normale che giocando a cinque mi trovi più volte in zona gol. Oggi abbiamo giocato molto bene nel primo tempo, esprimendo un gran ritmo con un pressing a tratti feroce. L’avevamo preparata così. Nel secondo tempo ci siamo abbassati anche per il gran caldo”.