Vi racconto della “Palla lunga un piede” La European League of Football

Circa un mese fa ho cominciato a parlare di Fooball Americano raccontando della NFL, la lega professionistica più importante, e di come negli Stati Uniti ci siano stati diversi tentativi di creare leghe alternative che hanno avuto vita breve fino alla creazione ella UFL che a marzo partirà con la seconda edizione. Abbiamo visto come in Europa la diffusione sia iniziata alla fine degli anni settanta con la nascita dei vari campionati nazionali, tutti dilettantistici.

Nel 2020 un ex giocatore tedesco, Patrick Esume, insieme al manager serbo Zeliko Karajica, lancia il progetto di una lega professionistica di respiro continentale. Nel 1998 la NFL aveva fondato la NFL Europe con l’intento di lanciare il football in Europa con squadre a Londra, Barcellona, Francoforte, Glasgow, Amsterdam e Dusseldorf. Le franchigie erano composte quasi integralmente da giocatori americani che avrebbero avuto occasione di mettersi in luce e magari conquistare un posto nella NFL. La lega durò un decennio ma le franchigie cambiarono gradualmente con la nascita di nuove franchigie in Germania a discapito di quelle di Londra, Barcellona e Glasgow che non garantivano un seguito di pubblico sufficiente, per poi chiudere dopo l’edizione del 2007.

Esume e Karajica riuscirono ad ottenere dalla NFL il diritto di utilizzare nicknames e logos delle franchigie NFL-E e nel 2021 vararono la prima edizione della ELF utilizzando il sistema delle franchigie sul modello americano, vale a dire collocando le squadre in città che in cui si potesse prevedere un buon seguito. La Germania aveva una diffusione molto maggiore che nel resto d’Europa, con circa settecento società, e quindi fu naturale che delle otto franchigie del primo anno sei fossero tedesche: Frankfurt Galaxy, Hamburgh Sea Devils, Cologne Centurions, Stuttgart Surge, Perlin Thunder e Leipzig Kings. Le altre due furono i Barcelona Dragons e i polacchi Wroclaw Panthers.

La prima finale si giocò a Dusseldorf davanti a 22000 spettatori tra Frankfurg Galaxy e Hamburgh Sea Devils e fu vinta dai Galaxy per 32-30. Particolare curioso, la finale del 2007 della NFLE vide i Sea Devils battere proprio i Galaxy.

Il 2022, sulla scorta del successo della prima stagione, vide l’ingresso di quattro nuove franchigie: l’ottava tedesca a Dusseldorf col nome di Rhein Fire, due squadre provenienti dalla lega austriaca, i Vienna Vikings e i Tirol Raiders di Innsbruck, e gli Istanbul Rams, provenienti dal campionato turco. Le due squadre austriache tuttora giocano anche nel campionato nazionale con giocatori diversi da quelli della ELF, a riprova della grande diffusione del football in Austria. Furono proprio i Vienna Vikings ad aggiudicarsi il titolo del 2022 battendo nella finale di Klagenfurth gli Hamburgh Sea Devils per 27-15 al cospetto di 15000 spettatori.

Nel 2023 la lega si arricchisce di sei nuove franchigie: un’altra tedesca Munich Ravens, gli ungheresi Fehervar Enthroners, i cechi Prague Lions, i Paris Musketeers, gli Helvetic Guards e i Milano Seamen, che abbandonarono la lega italiana per concentrarsi sulla ELF. Nel contempo però la lega perse i Rams che rinunciarono e, nel corso della stagione, anche i Leipzig Kings che non riuscirono a sostenere i costi nonostante un pubblico molto appassionato, per la mancanza di un impianto abbastanza capiente. La terza edizione fu dominata dai Rhein Fire che realizzarono la “perfect season” vincendo tutte le partite ed imponendosi nella finale di Duisburg per 53-35 sugli Stuttgar Surge davanti a 31500 spettatori.

L’edizione 2024 vede ancora 17 franchigie in gara con gli Helvetic Guards che cambiano proprietà e nome diventando Helvetic Mercenaries e la nuova franchigia spagnola dei Madrid Bravos. Nella finale di Gelsenkirchen, nello stadio dello Shalke 04, davanti alla cifra record di 41364 spettatori, i Rhein Fire si confermano campioni superando i Vienna Vikings per 51-20.

Alla fine del campionato 2024 si deve purtroppo registrare l’addio dei Barcelona Dragons in crisi economica ma anche di organico per la perdita di gran parte dei loro giocatori trasferitisi ai Bravos di Madrid, e l’arrivederci dei Milano Seamen che si prendono un anno di pausa con l’intento di ritornare del 2036. In compenso arriva una graditissima new entry scandinava: i Kopenagen Nordic Sttorm che si dividerà tra Copenagen e Malmoe. Le due città distano pochi chilometri e sono collegate da un ponte che supera il braccio di mare tra Svezia e Danimarca. Le sedici franchigie saranno distribuite in quattro Division da quattro e giocheranno 12 partite ciascuna: sei contro le rivali di division e sei contro tre franchigie di altre division. La stagione 2025 comincerà il 17 maggio e terminerà il 7 settembre con il Championship che si giocherà nello stadio di Stoccarda.

l regolamento ELF prevede che il roster di ogni franchigia possa avere fino a 4 giocatori di scuola americana, messicana, canadese o giapponese definiti A-Imports, non più di 6 giocatori provenienti da altri Paesi, E-Imports mentre il resto deve essere costituito dai cosiddetti “homegrown”, cioé giocatori che abbiano cominciato a giocare nel Paese della franchigia, anche se di nazionalità straniera.

A titolo di esempio nei Seamen giocava il ricevitore spagnolo Juan Flores Calderon considerato italiano perché cresciuto in società italiane.

Per facilitare l’accesso di giocatori provenienti da paesi privi di franchigia ELF, si considerano homegrowns anche giocatori cresciuti in un paese limitrofo. Per questo motivo i giocatori di scuola slovacca sono assimilati ai cechi, i rumeni e i serbi possono essere tesserati dalla franchigia ungherese, gli svedesi da quella danese e ucraini, lettoni, lituani ed estoni possono essere assimilati ai polacchi.

Inoltre, mancando la franchigia italiana, i giocatori cresciuti nell’Italia del nord ovest quest’anno possono essere tesserati come homegrowns dalla franchigia svizzera e quelli del nord-est dalle franchigie austriache.

Il trattamento economico naturalmente é molto diverso: gli A-imports sono quelli che guadagnano di più, seguiti dagli E-imports, mentre per gli homegrowns il trattamento economico é decisamente più basso ed é stabilito da un “salary cap” specifico di ciascuna franchigia. Si può parlare pertanto di professionismo per gli stranieri e di una sorta di semiprofessionismo per gli homegrowns.

E’ notizia di oggi che la ELF ha stipulato un accordo con DAZN per lo streaming di tutte le partite in modo simile al Game Pass della NFL.

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