Le Olimpiadi di Parigi fanno un regalo inaspettato a tutti, magari troppo presto nel torneo di tennis, ma pur sempre un regalo incredibile per chi ama il tennis in particolare e lo sport in generale. S’incontreranno sul centrale di Parigi, il mitico Philippe-Chatrier, nel secondo turno del cammino per l’oro olimpico, Novak Djokovic (detto Nole) e Rafael Nadal (detto Rafa) al loro 60º scontro diretto (un record assoluto), con 75 anni complessivi sulle spalle, 38 Nadal e 37 Djokovic, diciott’anni dopo il loro primo incontro e una sfida che sembra davvero non voler finire mai.
Lo sport nel tempo si è sempre esaltato da rivalità fra due campioni nella stessa disciplina. In Italia nel ciclismo nessuno dimentica il dualismo fra Coppi e Bartali, che riuscì a dividere un’intera Nazione. Nello sci rimane epica la sfida fra Ingmar Stenmark e Gustav Thöni e andando oltre oceano l’eterna rivalità nel basket NBA fra Larry Bird e Magic Johnson. Nel calcio il dualismo per antonomasia rimane quella fra Pelè e Maradona, una rivalità solo immaginifica, visto che i due più indiscussi fuoriclasse di sempre del football hanno giocato in epoche diverse. Anche la rivalità fra Bobby Fischer e Boris Spasskij, al tempo della guerra fredda, appassionò il mondo. Si trattava di scacchi, ma il fatto che poi a vincere fu l’americano contro la mitica scuola sovietica, riempì le pagine dei giornali agli inizi degli anni ‘70. Certo gli esempi non mancano e potremmo continuare per ore a ricordare dualità in tutti i Continenti, in qualsiasi epoca e in ogni competizione.
Ma niente è paragonabile alla più grande e lunga rivalità sportiva che memoria d’uomo ricordi, quella fra i due più grandi tennisti di sempre, almeno per titoli vinti in carriera, non due campioni, non due fuoriclasse, ma due leggende viventi.
Se mettiamo insieme quello che hanno vinto in quasi vent’anni di carriera, il serbo e lo spagnolo non hanno rivali in qualsiasi disciplina, e forse non ne avranno mai in futuro. Parliamo di 46 Slam, 76 Master 1000, per un totale di 190 tornei vinti in carriera, ai quali vanno aggiunte 6 Coppe Davis. Impossibile trovare qualcosa di simile, un tale numero di titoli in una stessa partita fra due avversari.
I tennisti si sono già incontrati per ben 59 volte (30 a 29 il bilancio delle vittorie a favore del serbo), 29 volte in finale (16 a 13 il bilancio sempre in favore del serbo), 9 volte per un titolo Major (5 a 4 in favore dello spagnolo). Per assurdo la prima e l’ultima sfida fra i due è stata sempre una partita dei quarti del Roland Garros, proprio in quello stadio dove fra un paio di giorni si sfideranno a Parigi, entrambe vinte da Nadal. La prima risale al 7 giugno del 2006 (6-4 6-4 rit.), l’L’ultima al 31 maggio del 2022 (6-2 4-6 6-2 7-6).
Qualche curiosità circa le loro sfide. Ai loro confronti appartengono due record (fra i tanti): la partita più lunga mai giocata nell’era open sui tre set (Madrid, 16 maggio 2009, 3-6 7-6 7-6 per Nadal, in oltre 4 ore), la finale Slam più lunga mai giocata (Australian Open, 29 gennaio 2012, 5-7 6-4 6-2 6-7 7-5 per Djokovic, in quasi 6 ore), per molti considerata fra i più spettacolari incontri di sempre. Nadal ha perso più set in totale, ma per ben 2 volte ha inflitto un “bagel” (6-0) a Nole, sempre in finale, una volta agli internazionali di Roma (2019), un’altra al Rolang Garros (2020), e sempre sulla terra rossa, dove è netta la supremazia di Rafa (20 a 8).
Scenderanno in campo, ancora una volta l’uno contro l’altro, un incontro che rimarrà sicuramente l’evento di questi Giochi Olimpici 2024 e che sarà seguito da centinaia di milioni di spettatori in tutto il pianeta. Ma non sarà la prima volta in un Olimpiade. Anche se Djokovic rimane il più vincente, l’oro olimpico manca al suo palmares (l’unico risultato che non ha mai raggiunto in carriera). Solo Nadal fra i due è riuscito ad arrivare a questo prestigioso traguardo (a Pechino, nel 2008), ed è proprio in quell’occasione che si sono confrontati per l’unica volta in un torneo olimpico, dove Rafa ha battuto proprio Nole in semifinale (6-4 1-6 6-4), per poi fregiarsi dell’oro contro il cileno Gonzáles, mentre il serbo si è dovuto accontentare del bronzo.
Non sono più gli “imbattibili” dei primi decenni del XXI secolo (insieme ad un’altra leggenda del tennis, Roger Federer, ormai ritiratosi dalle competizioni) e soprattutto Nadal sembra ormai vicino alla fine di una straordinaria carriera. Tuttavia anche se il pronostico vede assolutamente favorito il serbo, che ha l’ultima possibilità di conquistare l’unico torneo che non ha mai vinto in carriera, crediamo che il solo sapere chi c’è dall’altra parte della rete tirerà fuori il meglio del loro repertorio, in quella che sarà ricordata come la partita fra i due atleti più titolati nella storia non solo del tennis, ma di tutto lo sport. Leggendaria, per l’appunto, come i suoi protagonisti.