Come la pallavolo, anche il basket è un gioco in cui le donne possono offrire un ottimo spettacolo: certo, non si vedono schiacciate a due mani e giocate di grande potenza come quelle diventate usuali nella versione maschile, ma è possibile vedere giocate di alto livello tecnico e di grande eleganza e velocità dovute alla cura dei fondamentali.
Come tutte le leghe professionistiche americane, che sono organizzazioni private, non soggette alle rispettive Federazioni, la WNBA recluta le proprie giocatrici prelevandole dalle università alla fine del corso di studi, generalmente dopo il quarto anno da “senior” con il sistema delle scelte in cui ogni franchigia, a turno, sceglie una giocatrice.
I turni sono dettati dalla classifica finale della stagione precedente secondo il criterio che vede l’ultima classificata scegliere per prima e così via risalendo la classifica.
Questo sistema favorisce l’equilibrio tra le squadre partecipanti. Quest’anno ha permesso alle Indiana Fever di scegliere Caitlin Clark, prima scelta assoluta, che ha portato la franchigia di Indianapolis dall’ultimo posto alla qualificazione ai play-offs
Da parecchi anni la lega, che è nata nel 1998, comprende dodici “franchigie” collocate in località che, attraverso ricerche di mercato, possano assicurare il miglior bacino di utenza in fatto di spettatori perchè come tutte le imprese private, la lega ha l’obiettivo di ottenere utili.
Il caso più recente è quello delle San Antonio Stars che nel 2018 si sono trasferite a Las Vegas cambiando anche il nickname in Aces.
Negli ultimi anni l’interesse crescente del pubblico ha convinto i vertici della lega e la “Commissioner” Cathy Engelbert, l’equivalente di un Amministratore Delegato, che si potesse effettuare un’espansione. La scelta è caduta sulla città di San Francisco che esordirà nel 2025 con il nickname di Walkirie ed è stato già stabilito di aggiungere altre due franchigie nel 2026 a Portland, sulla costa del Pacifico, e a Toronto in Canada, prima franchigia fuori dagli Stati Uniti.
Le dodici franchigie attualmente attive sono: Las Vegas Aces, Indiana Fever, Atlanta Dream, New York Liberty, Minnesota Lynx, Phoenix Mercury, Washington Mystics, Chicago Sky, Los Angeles Sparks, Seattle Storm, Connecticut Sun e Dallas Wings
Il campionato si gioca dalla fine di maggio alla fine di ottobre. La regular season si è appena conclusa. Sono iniziati i turni dei play-offs che si giocano su serie al meglio di cinque partite. Ciò permette a molte giocatrici di trovare ingaggi soprattutto in Europa nel periodo in cui si disputano i campionati nazionali e le coppe. Questo ha permesso all’italiana Cecilia Zandalasini della Virtus Bologna di trasferirsi a Minneapolis per giocare tutto il campionato con le Lynx, squadra con cui aveva vinto il titolo WNBA nel 2018.
Le giocatrici più forti attualmente in attività sono A’Ja Wilson delle Las Vegas Aces, alla quale il college di provenienza, la Louisiana State ha dedicato una statua nel campus, Sabrina Ionescu delle New York Liberty, grande tiratrice da fuori e dotata di spiccate doti di leader fin dal suo anno da rookie, per finire alla già citata Caitlin Clark che al primo anno ha polverizzato diversi record ed è diventata un autentico fenomeno mediatico.
La regular season quest’anno ha visto New York classificarsi al primo posto davanti a Minnesota, Connecticut e Las Vegas, quindi avremo la possibilità di vedere la nostra connazionale giocare ancora per il titolo dopo un campionato in cui ha giocato in media 12 minuti e segnato 4,2 punti a partita, valori molto alti per una giocatrice non americana.
Per chi volesse farsi un’idea del livello di gioco, c’è la possibilità di vedere gli highlights delle partite sul canale you Tube della WNBA.
Chi invece volesse vedere i play-offs fino alle finali può acquistare il Game pass mensile sul sito WNBA.com che costa 13 dollari e permette di vedere on line o on demand tutte le partite.