Basketball rosa shocking. I colleges alla chiusura della Regular season

Un paio di mesi fa ho parlato della WNBA, versione femminile della NBA, il più importante campionato professionistico in versione femminile. Come già raccontato in quell’articolo, la stragrande maggioranza delle giocatrici della Lega proviene dal campionato dei colleges ed ogni anno, come per tutte le leghe professionistiche americane, le franchigie scelgono le migliori giocatrici che, completato il ciclo di studi, diventano elegibili.

In linea di massima sono eleggibili le giocatrici Senior, che hanno concluso il quarto anno, ma le squadre di ciascun college sono composte da ragazze iscritte a ciascuno dei quattro anni di corso e, in qualche caso, a laureate che scelgano di giocare un altro anno come “graduate” Un po’ di terminologia, valida per tutti gli sport universitari.: la matricola, maschio o femmina, é definita “freshman”, il secondo anno “sophomore”, il terzo anno “junior” e il quarto anno “senior” .

Al campionato partecipano poco meno di quattrocento colleges divisi in una trentina di Conferences più o meno numerose e di livello diverso. Ogni college gioca nella stagione regolare trenta partite contro squadre della prpria e di altre conferences. Alla fine della regular season si giocano le finali che aggiudicano il titolo di ciascuna conference. La fase successiva, il cosiddetto “March Madness” coinvolge le 32 migliori squadre, per lo più scelte nelle conferences più prestigiose, che si incontrano in partite ad eliminazione diretta fino alla finalissima che laurea il Campione nazionale.

Come nel basket maschile, nel football e nel baseball, il campionato universitario é amatissimo dai tifosi, che si identificano con il college della propria regione o, nel caso del campionato delle “High school” con la scuol della propria città. In definitiva, mentre le franchigie professionistiche possono avere tifosi anche lontano dalla loro sede e possono anche cambiere sede da un anno all’altro,, le squadra dei colleges rappresentano l’equivalente del nostro campanile. Sugli spalti sono spesso presenti le bande dei colleges a festeggiare a suon di trombe le azioni più belle.

Per chi volesse farsi un’idea del livello di gioco, c’é la possibilità di accedere gratuitamente al canale Youtube della NCAA Women’s basketball, dove sono disponibili partite intere, condensati da 20/30 minuti o highlights. Questa settimana si conclude la regular season e stanno per definirsi le 32 squadre che si contenderanno il titolo, ma prima del March Madness ci saranno le partite che assegneranno, per ciascuna conference , il relativo titolo di campione.

Nel seguito vi presento i migliori colleges delle conferences di maggior livello:

ACC Atlantic Coast Conference E’ una delle più importanti, composta da 18 squadre, cinque delle quali presenti nelle prime 30 del ranking nazionale, e precisamente: North Carolina State Wolfpack, Notre Dame Fighting Irish, Duke Blue Devils, Morth Carolina Tar Heels e Florida State Seminoles.

Big 12 Conference Composta da 16 colleges, 5 dei quali compresi nelle prime 30: Texas Christian Horned Frogs, Baylor Lady Bears, Oklahoma State Cowgirls, West Virginia Mountaneers e Kansas State Wildcats

Big East Conferece Formata da 11 colleges e dominata da anni dalla Connecticut University, U-Conn, allenata da quarant’anni dal mitico Geno Auriemma.

Big Ten Conference Composta da 18 colleges 5 dei quali tra i primi 30: USC (South California) Trojans, UCLA Bruins, Ohio State Buckeyes, Maryland Terrapins e Michigan State Spartans

SEC Southeastern Conference Formata da 16 colleges, dei quali 7 in graduatoria: South Carolina Gamecocks, Texas Longhorns, LSU (Louisiana State) Tigers, Kentucky Wildcats, Oklahoma Sooners, Alabama Crimson Tide, Tennessee Lady Volunteers

Summit League Lega minore con 9 partecipanti una delle quali nel ranking, North Dakota State Jackrabbits

I colleges nel ranking parteciperanno tutti al March Madness insieme ad altri da definirsi nelle prossime partite.

In attesa della fase finale, possiamo già vedere i profili di alcune delle giocatrici che probabilmente saranno protagoniste del draft di aprile e quindi potrebbero approdare al professionismo.

Sarà certamente tra le primissime scelte Paige Bueckers guardia e playmaker di U- Conn, che ha dimostrato fin dalla stagione da matricola una leadership da veterana. Quest’anno ha chiuso la regula season con 18,6 punti/partita, 4,5 rimbalzi e 4,9 assist.

Un altro prospetto interessante é la guardia di Notre Dame Olivia Miles che nella stagione da senior ha 16,5 punti, 6,1 rimbalzi e 6 assist di media partita.

Per Texas Christian sarà certamente protagonista del draft il centro Sedona Prince con 17,6 punti, 9,4 rimbalzi e 3,1 stoppate a partita.

Sempre da Texas Christian, dovrebbe essere una scelta la guardia Hayley van Lith che dopo 3 anni a Louisiana State, é esplosa quest’anno con 17,6 punti e 5,4 assist e con 2,7 palle rubate a partita oltre a 4,5 rimbalzi, media importante per una ragazza di 1,75 m

Non dovrebbe essere scelta nel draft di quest’anno, essendo ancora una sophomore, ma merita una menzione speciale e la foto in copertina la guardia/playmaker di Notre Dame Hannah Hidalgo, una ragazza di solo 1,68 m, che alla sua seconda stagione ha segnato in media 24,3 punti, preso 5,1 rimbalzi distribuito 3,7 assist e rubato 3,8 palloni a partita. Uno spettacolo di classe e di grinta.

Nelle prossime puntate vedremo quali colleges si aggiudicheranno i titoli delle rispettive Conferences e passeremo in rassegna altre giocatrici che potrebbero passare al professionismo o, comunque, che si presentano come prospetti interessanti per i prossimi anni.

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